Cultura
L’America sognata della middle class
Scaffale «Storia di un feticcio» di Matteo Battistini, per Mimesis. Un'articolata indagine su come è nata e si è imposta una categoria in base alla quale il Paese è descritto come esente da conflitti sociali
Un particolare da «American dream» di Elizabeth Roman
Scaffale «Storia di un feticcio» di Matteo Battistini, per Mimesis. Un'articolata indagine su come è nata e si è imposta una categoria in base alla quale il Paese è descritto come esente da conflitti sociali
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 3 novembre 2020
Una trentina d’anni fa uno dei nostri migliori sociologi, Ferruccio Gambino, dedicava un pionieristico contributo alla Classe media come categoria della normalità nella sociologia statunitense (Tensioni e tendenze dell’America di Reagan, a cura di E. Pace, Cedam, 1989). Allargando il quadro, sulle sue orme, in Storia di un feticcio. La classe media americana dalle origini alla globalizzazione (Mimesis, pp. 231, euro 22) l’americanista bolognese Matteo Battistini ci consegna oggi un contributo di grande intensità, che cade particolarmente opportuno nell’arroventato clima delle elezioni presidenziali statunitensi, con i consueti richiami al voto della fantomatica middle class. FANTOMATICA perché, scrive Battistini, nell’ultimo decennio...