Europa
L’antropologo Chebel: giovani abbandonati seguono i fanatici
Malek Chebel Parte della gioventù delle banlieues si sente abbandonata ed è facile preda del fanatismo. Sono come dei born again, ritrovano un senso e un'identità. La sola soluzione è lavorare per l'integrazione. La radicalizzazione in carcere. Il peso del clima culturale del momento
Malek Chebel
Malek Chebel Parte della gioventù delle banlieues si sente abbandonata ed è facile preda del fanatismo. Sono come dei born again, ritrovano un senso e un'identità. La sola soluzione è lavorare per l'integrazione. La radicalizzazione in carcere. Il peso del clima culturale del momento
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 11 gennaio 2015
Anna Maria MerloPARIGI
Malek Chebel è un antropologo delle religioni e filosofo, che ha dedicato la sua opera a far conoscere l’islam all’occidente e a proporre un “islam illuminista” (Manifeste pour un islam des Lumières, Hachette, 2004). Nel 2009 ha pubblicato una nuova traduzione del Corano e lungo la sua lunga carriera di saggista si è occupato anche dell’erotismo e del rapporto tra islam e corpo. Lunedi’ sarà in libreria il suo nuovo libro, L’inconscient de l’islam (ed.Cnrs). Di fronte alla settimana tragica francese, quale è la sua interpretazione? Ci vuole una lettura più sociale o religiosa? “C’è un doppio livello di lettura,...