Italia

L’Aquila è rimasta altrove

L’Aquila è rimasta altroveL 'Aquila, ricostruzione di un monumento distrutto dal terremoto del 6 aprile del 2009 – Stefano Montesi - Corbis/ Getty Images

Terremoto La ricostruzione post sisma procede ma a rilento, quella sociale invece non è mai ricominciata. Gli abitanti restano divisi nei «moduli provvisori» sparsi in decine di «non luoghi» limitrofi

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 aprile 2022
Se a L’Aquila arrivi di notte ti verrà detto di non prendere le vie secondarie della città, perché poco sicure. Se chiedi cosa dovresti rispettare più dei fantasmi dei vivi della città, ti verrà detto che c’è qualcuno che si nasconde a far scherzi: ladruncoli. Se a L’Aquila non vai per un buon motivo, non metterai mai piede a L’Aquila. Nel capoluogo travolto dal terremoto nel 2009 abita il cemento. Segue il rumore, costante, come il vento che arriva solo a folate o l’odore di legno che cede: l’acqua che cade dalle tubature rotte da tredici anni. ARRIVI E IL...

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