Italia

L’Aquila sette anni dopo, un terremoto infinito

L’Aquila sette anni dopo, un terremoto infinitoLavori di consolidamento a L'Aquila, dopo il terremoto – Eidon

2009-2016 Il capoluogo abruzzese è ancora senz’anima. Sono circa 400 i cantieri ma la ricostruzione è slittata al 2022. E i familiari delle vittime aspettano giustizia

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 6 aprile 2016
L’istantanea del centro storico dell’Aquila è un cielo ammantato di gru. Con lo sguardo che si paralizza, ancor più silenzioso, tra palazzi puntellati e vie interdette. Con la scritta, che comincia a sbiadire, «Zona rossa», ovvero off limits al passaggio, anche pedonale. I bracci dei mezzi meccanici sono una selva, svettano un po’ ovunque, quasi si litigano un pezzetto d’azzurro, fissando dall’alto fabbricati sbrindellati; sovrastando squarci di edifici signorili, tapparelle deformate e scardinate e pezzi di water e armadi che sonnecchiano, tra mucchi di polvere, dentro appartamenti sventrati, ma con portoni chiusi da catene e lucchetti. Solitamente, è un brulichio...

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