Italia
L’Aquila si stringe nel lutto. «Ma c’è voglia di rinascere»
6 aprile 2009 Dieci anni fa, il terremoto. Con la fiaccolata, ieri sera sono iniziate le celebrazioni. Il sindaco Pierluigi Bondi: «L’emergenza aquilana è lo specchio di un Paese fragile».
Un pulcino di aquila in un murales nel capoluogo abruzzese – LaPresse
6 aprile 2009 Dieci anni fa, il terremoto. Con la fiaccolata, ieri sera sono iniziate le celebrazioni. Il sindaco Pierluigi Bondi: «L’emergenza aquilana è lo specchio di un Paese fragile».
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 6 aprile 2019
Serena GiannicoL'AQUILA
Ventitré secondi, un’eternità. Durò tanto la scossa, fortissima, che il 6 aprile 2009, alle 3.32, piegò l’Aquila e l’Abruzzo intero. Alla fine furono 309 i morti di quel dramma, circa 10 miliardi i danni stimati. Per giorni vigili del fuoco, volontari, uomini della Protezione civile, militari dell’Esercito e le forze dell’ordine scavarono, anche a mani nude, per tentare di salvare quante più vite possibili. DIECI ANNI DOPO la «zona rossa» dell’Aquila è segnata ancora da tante impalcature, strade chiuse, abitazioni da ristrutturare. Seppur in un tentativo deciso di rinascita. C’è il rumore incessante dei martelli pneumatici, delle betoniere, accompagnato dal...