L’Arno, l’alluvione e la statua di Marte
Lungo gli argini / 12 L’esondazione del 1333, al pari di quella del 1966, avvenne il 4 novembre. I disastri furono fra il Casentino, la piana d’Arezzo e il Valdarno. Il fiume in piena travolgeva tutto e, incontrandosi con la Sieve, pure gonfia, giunse a Firenze. Secondo Giovanni Villani, cronista dell’epoca, l’acqua aveva invaso il corso dei Tintori, fino a Santa Croce, San Pier Scheraggio, San Pier Maggiore e la porta del Duomo. Era diffusa l’opinione che un tempio sorgesse nell’area dell’attuale battistero di san Giovanni, edificato all’epoca della prima cristianizzazione
Lungo gli argini / 12 L’esondazione del 1333, al pari di quella del 1966, avvenne il 4 novembre. I disastri furono fra il Casentino, la piana d’Arezzo e il Valdarno. Il fiume in piena travolgeva tutto e, incontrandosi con la Sieve, pure gonfia, giunse a Firenze. Secondo Giovanni Villani, cronista dell’epoca, l’acqua aveva invaso il corso dei Tintori, fino a Santa Croce, San Pier Scheraggio, San Pier Maggiore e la porta del Duomo. Era diffusa l’opinione che un tempio sorgesse nell’area dell’attuale battistero di san Giovanni, edificato all’epoca della prima cristianizzazione