Internazionale
L’arrivo a Rafah, poi la festa: liberi tredici ostaggi israeliani
Israele/Palestina Tra loro anziane e bambini. Il governo: «Sono in condizioni buone di salute». Ma la guerra non si interromperà. A Tel Aviv si riuniscono le famiglie di chi è ancora nella Striscia: la trattativa deve continuare
La festa ieri a Tel Aviv per la liberazione dei primi tredici ostaggi – Ap/Ariel Schalit
Israele/Palestina Tra loro anziane e bambini. Il governo: «Sono in condizioni buone di salute». Ma la guerra non si interromperà. A Tel Aviv si riuniscono le famiglie di chi è ancora nella Striscia: la trattativa deve continuare
Pubblicato circa un anno faEdizione del 25 novembre 2023
Fischi di felicità, applausi e urla hanno accompagnato il convoglio di jeep della Croce rossa che ha portato i primi tredici ostaggi israeliani di Hamas verso la libertà. Pochi i volti distinguibili sui sedili posteriori che danno le spalle alla strada, ma si sa che sono principalmente donne. I conducenti tesi fanno cenni con le mani e chiedono di proseguire. A FAR DA CORNICE la struttura della dogana tra Israele e l’Egitto nei pressi di Kerem Shalom, a una ventina di chilometri circa da Rafah. Da qui i fuoristrada proseguono verso un «luogo sicuro», dove l’esercito ha preso in consegna...