Cultura

L’arte di sentirsi soli

L’arte di sentirsi soliDavid Wojnarowics e Dave Bidlo: «Falling Man», 1983, olio su tela

Storie Il viaggio di Olivia Laing, scortata dai suoi artisti preferiti, negli universi oscuri dell’autoisolamento. Un sortilegio per il quale l’unico antidoto possibile è la massima "diversità". Altro che chiudere la porta in faccia ai rifugiati

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 11 agosto 2016
«Allora mi ha guardata, e sul viso aveva un’espressione di grande gentilezza, e ora capisco che aveva riconosciuto quello che io non sapevo: che nonostante la mia pienezza, ero sola. La solitudine è stato il primo sapore che ho assaggiato nella vita, ed è rimasto sempre lì, nascosto nelle screpolature della bocca, a ricordarmelo» ELIZABETH STROUT, Mi chiamo Lucy Barton «La solitudine è un posto popolato: una città in se stessa» OLIVIA LAING, The Lonely City «D’altronde adesso è una città diversa, o è la gente a volere cose diverse. I cespugli di Union Square che nascondevano lo spaccio non...

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