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L’arte imprevista

L’arte imprevistaBarthélémy Toguo, «The new world climax», 2001

Biennale 56 A Venezia, il curatore della Mostra internazionale «All the World’s Futures» rimette al centro «Il Capitale» di Marx e parte da lì. Un'edizione che farà venire il mal di pancia a molti abitué della Laguna

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 1 maggio 2015
Dimenticare le stelle, la via Lattea, la morbidezza giocosa delle nuvole e la luna. Lasciare le galassie al loro posto per tornare prepotentemente sulla terra. Se la scorsa Biennale si tuffava nella notte (anche della ragione) e nel sogno, la mostra di Okwui Enwezor che aprirà al pubblico il 9 maggio per proseguire fino al 22 novembre, volta pagina in maniera drastica, fustiga le aspettative mondane dello spettatore in Laguna e ha un solo elemento (invisibile) da sfoggiare: la coscienza critica, «filtro» con cui lanciare All the World’s Futures. «È l’abilità della forma nel costruire nuove visioni del mondo: definisce...

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