Europa

«Lasciati morire», le testimonianze dopo la tragedia di Melilla

«Lasciati morire», le testimonianze dopo la tragedia di MelillaProtesta nell’enclave spagnola Ceuta dopo la tragedia di Melilla del 24 giugno scorso – Ap

Le accuse dei superstiti Sull’autobus che li portava ad Agadi, alcuni sono morti durante il viaggio

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 luglio 2022
«La polizia marocchina ci ha portati ad Agadir in autobus. Eravamo feriti, ma non gli importava. Alcune persone sono morte durante il viaggio. Ci hanno abbandonati senza vestiti né cibo». Lo racconta a El Español Yousef, un ragazzo sudanese che il 24 giugno ha partecipato al tentativo di penetrare a Melilla che si è saldato con la morte di 37 migranti. Ci vogliono 12 ore per raggiungere Agadir da Nador, la città marocchina più vicina a Melilla. Yousef ha viaggiato con una ferita in testa. Come a lui, a centinaia di migranti è stato impedito di farsi curare in ospedale...

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