Internazionale
L’atroce dilemma di essere russi o ucraini
Reportage Il legame tra i «due mondi» è evidente in qualsiasi campo, industria nucleare compresa. Questo sentimento di doppia appartenenza sta diventando un dilemma per molte famiglie ucraine che, pur amando il loro Paese, hanno legami di parentela, amicizia e culturali con la nazione che li ha invasi. Le loro voci
Un soldato dell'esercito ucraino – Ap
Reportage Il legame tra i «due mondi» è evidente in qualsiasi campo, industria nucleare compresa. Questo sentimento di doppia appartenenza sta diventando un dilemma per molte famiglie ucraine che, pur amando il loro Paese, hanno legami di parentela, amicizia e culturali con la nazione che li ha invasi. Le loro voci
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 marzo 2022
Piergiorgio PescaliYUZHNOUKRAINSK (Ucraina del Sud)
«Tutti pensano che la Rus’ sia nata a Kiev. Invece è nata qui, a Yuzhnoukrainsk». Dalla roccia del Pivdennyi Bug, Nazar mi indica una mulattiera acciottolata quasi interamente coperta dalla neve: «È lungo quel sentiero che, secondo la Saga degli Ynglingar di Snorri Sturluson, gli dèi norreni si recavano ad Asgard, la città dove dimoravano». NAZAR È UNO STUDENTE di filosofia all’Università Taras Shevchenko di Kiev, ma dopo lo scoppio della guerra è stato arruolato nell’esercito ucraino. E così oggi è sulla Pivdennyi Bug con un fucile automatico, imbacuccato in una mimetica pronto a opporsi all’offensiva russa. Innamorato dell’Islanda, pensava...