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Laurent Gaudé e il polar del mondo nuovo

Laurent Gaudé e il polar del mondo nuovoGetty images

Noir Intervista allo scrittore e drammaturgo francese autore di «Cane 51», per e/o. Al centro della storia, un’indagine di polizia e una città da fantascienza, ma anche l’eco dei cortei con l’ombrello di Hong Kong per sottrarsi al riconoscimento facciale. «Può apparire come un romanzo di anticipazione, ma il libro è pensato come una riflessione sul presente»

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 27 aprile 2024
C’è un omicidio su cui indagare, il corpo martoriato di un uomo, quasi tagliato in due dalla trachea all’ombelico, è stato ritrovato «in mezzo al nulla di quella Steppa che si estende triste sotto la ex via di scorrimento veloce», nessun testimone né indizi. Potrebbe trattarsi di una comune indagine di polizia, ma così non è. Perché incaricato di far luce sul quel mistero è l’ispettore Zem Sparak, arrivato da Atene dopo che la GoldTex aveva acquistato la Grecia dopo il fallimento del Paese e che a Magnapoli, la metropoli-mondo sottoposta a un ipercontrollo tecnologico in cui si sono rifugiati...

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