Commenti

L’avversario è «stupido», ma fa tanta paura

L’avversario è «stupido», ma fa tanta paura

Elezioni Usa I brutti scherzi della polarizzazione e della nuova condotta imposta a «The Donald» - che è più forte di quanto sembri - dai suoi consulenti. Non finirà come nel ’64

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 agosto 2016
Un anno fa, il brillante vignettista dello Charlotte Observer disegnò una Hillary vestita da graffitaro che nottetempo scriveva «TRUMP» su un muro. Le primarie dei repubblicani non erano ancora cominciate, c’erano una dozzina di candidati in pista, ma il disegno illustrava meglio di qualsiasi editoriale la strategia della candidata democratica: fare delle elezioni 2016 una replica di quelle del 1964. Cos’era successo nel 1964? Semplice: un candidato democratico serio, affidabile, di lunga esperienza in Congresso (Lyndon Johnson) si trovava ad affrontare un candidato repubblicano emerso dalle primarie, anti-establishment, pieno di idee bizzarre e apparentemente pronto a sganciare bombe atomiche sui...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi