Internazionale
Le Big-19 e il golpe: gli investimenti birmani della finanza mondiale
Myanmar La denuncia delle organizzazioni Bt e JfM: i colossi bancari investono fino a un miliardo l’uno nel Myanmar della giunta. Menzionate anche due banche italiane: Unicredit e Intesa. La prima si è defilata con Eni, la seconda ha finanziato o acquisito azioni in aziende «collaborazioniste»
Soldati birmani per le strade di Yangon – Ap
Myanmar La denuncia delle organizzazioni Bt e JfM: i colossi bancari investono fino a un miliardo l’uno nel Myanmar della giunta. Menzionate anche due banche italiane: Unicredit e Intesa. La prima si è defilata con Eni, la seconda ha finanziato o acquisito azioni in aziende «collaborazioniste»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 28 luglio 2021
C’è anche la finanza italiana nell’ultima denuncia di BankTrack (Bt) e Justice for Myanmar (JfM), due organizzazioni della società civile che fanno le pulci a soggetti economici che hanno avuto e in alcuni casi hanno ancora relazioni con i golpisti birmani, che da febbraio hanno già ucciso oltre 930 oppositori e ne tengono in galera quasi 7mila, tra cui i vertici della Lega di Aung San Suu Kyi. In alcuni casi, le aziende (specie i colossi petroliferi) hanno fatto marcia indietro dopo le denunce degli oppositori alla giunta. In altri, han preso subito le distanze. C’è poi chi ha fatto...