Internazionale

«Le bombe turche hanno ridato forza ai jihadisti in Siria»

«Le bombe turche hanno ridato forza ai jihadisti in Siria»Un deposito di petrolio colpito da un raid aereo turco vicino Qamishlo – Ap/Baderkhan Ahmad

Kurdistan Intervista alla combattente delle Ypj, Ronahî Tolhildan: «Da Ankara ricevono informazioni e risorse. I mercenari sono alle porte di Raqqa e Manbij. Erdogan vuole invadere e stabilire gli islamisti nelle regioni occupate. Se gli Stati uniti raggiungeranno un accordo con i turchi, si arriverebbe a un nuovo Afghanistan»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 25 novembre 2022
Villaggi, silos di grano, raffinerie e pozzi petroliferi – minuti impianti che puntellano la Siria del nord-est, estraendo una ricchezza incomparabilmente piccola rispetto ai giganti energetici vicini: a cinque giorni dal lancio dell’operazione turca Claw-Sword restano questi i target, le infrastrutture civili e i centri abitati, da est a ovest del Rojava. E mentre le Forze democratiche siriane (Sdf) commemorano gli otto combattenti uccisi mercoledì nel raid turco sul campo di al-Hol (distesa di tende dove sono detenuti 60mila miliziani dell’Isis e i loro familiari), qualche protesta si solleva da una Washington finora opaca: «Gli attacchi aerei turchi – ha...

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