Internazionale
Le bombe uccidono gli atleti ucraini. I marchi stranieri fuggono dalla Russia
Sport L’oligarca russo Usmanov costretto a lasciare la Federazione internazionale di scherma. «È una guerra di aggressione»: il ct tedesco Gisdol si dimette dalla Lokomotiv Mosca
Il nuotatore ucraino Mikhailo Romanchuk, bronzo ad Abu Dhabi nel 2021
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Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 2 marzo 2022
Contratti disdetti, atleti epurati, altri morti sotto le armi. La condanna dello sport all’invasione russa in Ucraina è unanime. Il colosso tedesco Adidas ha rescisso l’accordo con la federcalcio russa, non esibirà più il suo logo sulla maglia della nazionale russa, sospesa da ogni evento internazionale, decisione della Fifa arrivata 48 ore fa. La scelta di Adidas incide sui conti: dalla Russia arriva circa il 3% del fatturato annuo. Hanno sospeso ogni rapporto con la Russia altri marchi famosi come Jaguar. Incide invece sulla coscienza collettiva il racconto di Gregorio Paltrinieri, simbolo del nuoto italiano, sulle sue conversazioni quotidiane con...