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Le interviste e le lezioni geopolitiche dello «statista» al Sisi
Media e regimi Il Cairo ribadisce il suo ruolo di argine a tutto quanto di male può accadere in quella zona. Repubblica fornisce al dittatore egiziano campo aperto per confermarsi come elemento fondamentale nella crisi libica, senza il quale ogni avventura da quelle parti appare come un grave errore (o quanto meno come un rischio).
Media e regimi Il Cairo ribadisce il suo ruolo di argine a tutto quanto di male può accadere in quella zona. Repubblica fornisce al dittatore egiziano campo aperto per confermarsi come elemento fondamentale nella crisi libica, senza il quale ogni avventura da quelle parti appare come un grave errore (o quanto meno come un rischio).
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 18 marzo 2016
Ieri sulle pagine di Repubblica il grande statista, esempio di democrazia e «amico» dell’Italia (nel corso dell’intervista la parola è ripetuta due volte a sottolineare la vicinanza tra il Cairo e Roma), il generale al Sisi, imbeccato dal direttore del quotidiano italiano Mario Calabresi e da Gianluca Di Feo, ci ha regalato una lezione diplomatica su Libia, migranti e ruolo dell’Europa. Il golpista egiziano ha avuto campo aperto per confermarsi nella crisi libica come elemento fondamentale, senza il quale ogni avventura da quelle parti appare come un grave errore (o quanto meno come un rischio). Evidentemente questa intervista in due...