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Le previsioni del Pentagono, i ritardi da colmare
Immigrazione Oggi profughi e migranti sono ancora pochi rispetto alla popolazione europea; resterebbero pochi anche allargando le maglie degli ingressi, perché la maggior parte degli esuli dell’Africa e del Medioriente si ferma ancora ai confini dei propri territori
Roma, manifestazione dei braccianti e dei riders di sabato – Marco Cinque
Immigrazione Oggi profughi e migranti sono ancora pochi rispetto alla popolazione europea; resterebbero pochi anche allargando le maglie degli ingressi, perché la maggior parte degli esuli dell’Africa e del Medioriente si ferma ancora ai confini dei propri territori
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 giugno 2018
Dove ci stiano trascinando le politiche antimigratorie era già stato scritto in un documento del Pentagono del 2004, riassumibile in questi termini: «Le prossime guerre saranno combattute per ragioni di sopravvivenza». Una tragedia destinata a continuare: «Milioni di persone moriranno per guerre o carestie finché gli abitanti del pianeta non saranno stati ridotti a un numero sostenibile. I paesi più ricchi, come gli Stati uniti e l’Europa si trasformeranno in “fortezze virtuali” per impedire l’arrivo di milioni di migranti espulsi dalle loro terre sommerse o non più in grado di produrre cibo per mancanza di acqua. I Governi incapaci di...