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Le punizioni collettive allargano il conflitto
Sangue su sangue Non esiste un «sì, però» ma la necessità di capire che il massacro di civili israeliani e palestinesi e l’ignoranza delle cause di fondo non porterà sicurezza e pace a nessuno
Un uomo esamina i resti della sua casa a Al-Ramal a Gaza – Ansa
Sangue su sangue Non esiste un «sì, però» ma la necessità di capire che il massacro di civili israeliani e palestinesi e l’ignoranza delle cause di fondo non porterà sicurezza e pace a nessuno
Pubblicato circa un anno faEdizione del 11 ottobre 2023
Da un lato, il numero più alto di civili ebrei assassinati dopo l’Olocausto. Dall’altro l’ennesima punizione collettiva ordinata contro la popolazione civile di Gaza. La storia si ripete, e si ripete in peggio. All’orizzonte non c’è ancora, come in passato, un tentativo di negoziato, una tregua in vista. C’è, al contrario, il rischio di un allargamento della guerra. Chi si occupa di diritti umani e vuole avere uno sguardo imparziale su quanto accade durante la guerra deve concentrarsi sulle azioni e non sugli attori. Chi guarda agli attori, troverà sempre una giustificazione per il comportamento del lato per cui parteggia....