Internazionale

Le radici dell’odio. L’albero di famiglia di Donald Trump

Le radici dell’odio. L’albero di famiglia di Donald Trump

Stati uniti Per capire i riferimenti culturali del presidente eletto bisogna risalire a George Wallace, il governatore dell’Alabama che difese il razzismo

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 30 dicembre 2016
«Una legittimazione dell’odio e dei pregiudizi razziali come non si era più vista dai tempi di George Wallace». Secondo Mark Potok per cercare di inquadrare in qualche modo il “fenomeno Trump” nell’ambito della storia americana, il primo riferimento a cui guardare è rappresentato dal celebre governatore dell’Alabama che negli anni Sessanta incarnò la difesa a oltranza dello status quo razziale degli Stati uniti. Per il responsabile del Southern poverty law center, il più importante centro di studi sul razzismo dell’intero paese, il politico democratico che avrebbe legato la propria sinistra notorietà all’affermazione «segregazione oggi, segregazione domani, segregazione sempre!», rappresenterebbe perciò...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi