Internazionale
Le rivolte sono globali, repressione ovunque: 58 detenuti uccisi
Carceri In tutti i continenti le prigioni rivelano le contraddizioni nella risposta all’emergenza. 43 morti solo in America latina, uccisi mentre tentavano la fuga o protestavano nelle celle
Protesta nel carcere La Modelo, Bogotà, dopo la morte di 23 reclusi – Ap
Carceri In tutti i continenti le prigioni rivelano le contraddizioni nella risposta all’emergenza. 43 morti solo in America latina, uccisi mentre tentavano la fuga o protestavano nelle celle
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 aprile 2020
Per giustificare i 23 detenuti uccisi e gli 83 feriti, lo scorso 21 marzo, nel carcere La Modelo di Bogotà la ministra della giustizia colombiana Margarita Cabello ha dichiarato che “non è stato un problema sanitario a originare le rivolte” e che semplicemente si “è trattato di un piano d’evasione criminale che è stato represso”. La ministra, almeno per quanto concerne l’emergenza coronavirus, non ha detto il falso, a generare le rivolte in 17 carceri del paese non è stato il virus in sé. L’incertezza, la paura di morire e l’impossibilità di immaginare un futuro differente da quello di prima...