Internazionale
Le scuse dei carabinieri cileni? «Barzellette». I mapuche ora vogliono di più
Cresce la protesta in Cile Per la morte del «guerriero» Camilo Castrillanca sono stati arrestati quattro membri del Comando Jungla. Ma l'obiettivo è la testa del ministroSi dimetta il ministro»
Attivisti mapuche in piazza a Santiago, il 14 dicembre 2018 – Afp
Cresce la protesta in Cile Per la morte del «guerriero» Camilo Castrillanca sono stati arrestati quattro membri del Comando Jungla. Ma l'obiettivo è la testa del ministroSi dimetta il ministro»
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 28 dicembre 2018
Da quando, il 14 novembre scorso, l’appena 24enne Camilo Catrillanca, un weichafe («guerriero» della causa mapuche) della comunità di Temucuicui, nell’Araucanía, è stato ucciso dal Comando Jungla – il corpo antiterrorista dei carabinieri cileni -, la protesta dei mapuche e dei loro alleati non si è più fermata. In soli 8 giorni, a partire da quel 14 novembre, lo stesso ministero dell’Interno ha contato più di cento azioni di protesta: una reazione molto più forte di quelle provocate da altri casi emblematici di omicidio di leader mapuche, come quelli di Álex Lemún (nel 2002) o di Matías Catrileo (nel 2008)....