Alias Domenica
Le traversie amorose e i fiori: una confessione omosessuale a Zola
Fin-de-siècle Un anonimo aristocratico partenopeo invia allo scrittore francese nel 1889 un memoriale autobiografico, affinché possa diventare un romanzo a tema: ma Zola non è «pronto». Quel testo è tradotto ora da WoM Edizioni
Jean Frédéric Bazille, Giovane uomo nudo disteso sull’erba, 1870 ca., Montpellier, Musée Fabre
Fin-de-siècle Un anonimo aristocratico partenopeo invia allo scrittore francese nel 1889 un memoriale autobiografico, affinché possa diventare un romanzo a tema: ma Zola non è «pronto». Quel testo è tradotto ora da WoM Edizioni
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 novembre 2021
«La paura di entrare in contatto con un soggetto siffatto, di discuterne anche solo oggettivamente, risulta, da quelle parti, più intensa di quanto lo sia qui da noi». L’argomento in questione è l’omosessualità e le frasi di discrimine sono inserite da Magnus Hirschfeld in Die Homosexualität des Mannes und des Weibes, stampato a Berlino nel 1914: l’addebito garbato s’indirizza al mondo accademico francese, colpevole, secondo lo studioso, di atteggiamenti ambivalenti nei confronti delle ricerche sulla sessualità. Continua Hirschfeld: «ancora oggi, i profili maggiormente competenti per l’approccio scientifico» al tema, «quelle cioè di Laupts e di Simac, ritengono necessario nascondersi dietro...