Internazionale
Le vene chiuse di Panama: miniera sconfitta
America Latina Dopo 40 giorni di proteste, 1.274 arresti e 4 morti, incostituzionale il contratto ventennale elargito dal governo Cortizo a First Quantum. Un’enorme cava di rame a cielo aperto alla fine chiuderà: valeva il 4% del pil ma inquinava di più
Panama City, festeggiamenti dopo la sentenza della Corte suprema contro il gigante minerario First Quantum – foto Ansa
America Latina Dopo 40 giorni di proteste, 1.274 arresti e 4 morti, incostituzionale il contratto ventennale elargito dal governo Cortizo a First Quantum. Un’enorme cava di rame a cielo aperto alla fine chiuderà: valeva il 4% del pil ma inquinava di più
Pubblicato 12 mesi faEdizione del 30 novembre 2023
È festa grande a Panama. Al grido di “Sí se pudo”, attivisti sociali, giovani, indigeni, ambientalisti, leader sindacali e tantissimi altri cittadini sono scesi in strada, in tutto il paese, per celebrare la sentenza con cui la Corte suprema, all’unanimità, ha dichiarato incostituzionale il contratto firmato dal governo di Laurentino Cortizo con l’impresa Minera Panamá, filiale della canadese First Quantum Minerals. E, oltretutto, simbolicamente, proprio nel giorno della festa dell’indipendenza, il 28 novembre. Una vittoria piena, di quelle a cui, in qualunque parte del mondo, non capita spesso di assistere. Ci sono voluti, per ottenerla, 40 giorni di proteste senza...