Internazionale

Le voci degli attivisti: «L’epidemia ci spaventa ma il razzismo è peggio»

Le voci degli attivisti: «L’epidemia ci spaventa ma il razzismo è peggio»Manifestazioni a Minneapolis – Ap

Interviste «Da quando Black Lives Matter è cominciato gli attivisti bianchi chiedevano come fare per aiutare questo movimento. Quello che rispondevano era ed è di usare i loro privilegi bianchi per questa causa, di fare ciò che noi non possiamo fare. E si vede che sta funzionando. A Minneapolis i bianchi fanno cordone intorno ai neri per proteggerli dalla polizia. Un poliziotto ci pensa due volte prima di picchiare un bianco»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 31 maggio 2020
Le manifestazioni che si stanno svolgendo in tutti gli Stati Uniti sembrano aver cancellato di colpo la presenza di un’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. «Tecnicamente New York City sarebbe in lockdown fino all’8 giugno quando dovrebbe cautamente cominciare a riaprire – dice Steven, medico anestesista 62enne che lavora al Bellevue Hospital di New York, uno degli ospedali diventati simbolo della lotta contro la pandemia – Da attivista sento e capisco l’urgenza di scendere in piazza e manifestare, da medico sono disperato. Non riesco a immaginare niente di peggio per la diffusione del virus. Ho scritto della linee guida per un...

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