Cultura

Le voci della disobbedienza

Le voci della disobbedienzaVincenzo Agnetti, «Libro dimenticato a memoria» (Milano, 1969)

SALONE DEL LIBRO Da domani a lunedì la kermesse che ha scelto come «protagonista» la lingua spagnola. Grande il lavoro di case editrici come Sur, La Nuova Frontiera, Arcoiris, gran vía, Edicola Ediciones

Non è una sfida da poco scegliere come ospite una lingua, invece che un paese. Tanto più se la lingua in questione è lo spagnolo, parlato da seicento milioni di persone in ventidue paesi, o meglio ventitré, se è vero che gli Stati Uniti, lo voglia o no il loro attuale presidente, nel 2060 diventeranno la seconda fra le nazioni hispanohablantes. Una lingua arrivata nel nuovo continente «con la conquista e con la chiesa» per imporsi «non senza dolore, non senza lotta, non senza resistenza, sulle lingue originarie» (lo ha ricordato Maria Teresa Andruetto, a chiusura dell’ottavo Congreso de la...

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