Internazionale

Le voci silenziate delle emittenti comunitarie messicane

Le voci silenziate delle emittenti comunitarie messicaneManifesti per chiedere verità sulla morte di giornalisti e attivisti in Messico – Afp

Messico Degli 11 giornalisti uccisi dall’inizio dell’anno 3 erano conduttori di emittenti locali, gli organi di informazione più seguiti nei territori indigeni in lotta. Come Samir Flores Soberanes, il fondatore di Radio Amiltzinko, che dopo la morte è diventato un simbolo. «Il silenzio delle autorità sulla sua morte non sorprende - dice il legale della famiglia David Peña, in un paese che ha un indice di impunità dei delitti commessi tra il 95 e il 97%».  Una percentuale che sale fino al 99,1% quando la vittima è un giornalista o un attivista per i diritti umani

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 27 settembre 2019
Era il 20 gennaio quando il corpo di Rafael Murua Manriquez, direttore della radio ambientalista e femminista Kashana, è stato trovato senza vita alle porte di Santa Rosalia, piccola comunità della Bassa California del Sud. Un mese dopo, il 20 febbraio, Samir Flores Soberanes, fondatore dell’emittente comunitaria Radio Amiltzinko, è stato ucciso da tre sicari fuori dalla sua abitazione, nello stato di Morelos. Il 2 maggio Telésforo Santiago Enríquez, conduttore della radio indigena Estéreo Cafetal, una delle voci delle lotte di Oaxaca, è stato assassinato nel municipio di San Agustín Loxicha. DEGLI 11 GIORNALISTI UCCISI dall’inizio del 2019 in Messico,...

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