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L’economia di guerra insidia le carte dell’Europa
Commenti Gli attori globali in campo sono spinti più dalle debolezze che dalle forze. L’Europa nel groviglio più intricato con i paesi mediterranei, sempre più periferici.
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 18 dicembre 2022
Generato dalla guerra in Ucraina, il ridimensionamento attuale della ripresa economica avviatasi a livello globale nel 2021, ai primi segni di allentamento della pressione del Covid, ha implicazioni profonde. Quantità e qualità del lavoro, cioè “piena e buona occupazione”, si ripropongono come assi dirimenti, a fronte di minore numero di ore lavorate, part time involontario zavorrante la condizione femminile, crescita del tempo determinato e del lavoro somministrato, calo dell’apprendistato, criticità sempre maggiori per giovani e donne. Invece, Stati già molto provati per sostenere durante l’epidemia l’economia e la società dirottano ora gran parte delle loro risorse verso gli armamenti e...