Politica
L’edicola in mano al governo, più fondi ai giornali locali e più vendi più ti pagano
Editoria La camera approva la riforma dei contributi: incentivi alla stampa locale e al web. Poche luci e molte ombre nella legge delega targata Pd. Tutto rinviato ai decreti attuativi. Palazzo Chigi deciderà in solitudine i criteri di accesso per le testate e riforma delle pensioni dei giornalisti e del loro ordine
Edicola – Andrea Sabbadini
Editoria La camera approva la riforma dei contributi: incentivi alla stampa locale e al web. Poche luci e molte ombre nella legge delega targata Pd. Tutto rinviato ai decreti attuativi. Palazzo Chigi deciderà in solitudine i criteri di accesso per le testate e riforma delle pensioni dei giornalisti e del loro ordine
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 marzo 2016
Matteo BartocciROMA
La camera ha approvato ieri la riforma dell’editoria. La legge delega il governo a ridefinire i contributi diretti alla stampa e alle radio, a riformare l’ordine dei giornalisti, a innalzare l’età pensionabile dei cronisti e restringere le possibilità degli stati di crisi delle imprese editoriali. 292 sì (la maggioranza più Sel), 113 no (Fi e M5S), 29 astenuti (Lega). La legge passa al senato. Politicamente il grande sconfitto di ieri è il Movimento 5 Stelle, che di fatto è nato sull’abolizione del sostegno pubblico al pluralismo ma una volta entrato nella «scatoletta di tonno» è finito subito in fuori gioco,...