Politica
L’«effetto Renzi» ora preoccupa anche gli spin doctor
Giugno-Ottobre I candidati Pd ai ballottaggi ora tengono Renzi a distanza. Basta sentire Beppe Sala: «Sarebbe ora di smettere di dire che io sono il candidato di Renzi». E Piero Fassino: «Qui si vota solo per il sindaco di Torino»
Renzi, Pisapia e Sala – Foto La Presse
Giugno-Ottobre I candidati Pd ai ballottaggi ora tengono Renzi a distanza. Basta sentire Beppe Sala: «Sarebbe ora di smettere di dire che io sono il candidato di Renzi». E Piero Fassino: «Qui si vota solo per il sindaco di Torino»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 8 giugno 2016
Andrea ColomboROMA
Non è che a sentire il nome del gran capo i candidati ballottanti proprio tocchino ferro, però poco ci manca. Basta sentire Beppe Sala, selezionato dal premier-segretario con cura minuziosa: «Sarebbe ora di smettere di dire che io sono il candidato di Renzi». Oppure Piero Fassino, che avverte l’urgenza di ricordare a tutti che «tra 15 giorni qui si vota solo per il sindaco di Torino». Dopo l’ultima tornata elettorale, che basta guardare la mascella dei renziani nei talk show per capire come l’hanno presa davvero, è inevitabile chiedersi se il tocco di Matteo non somigli a quello di Mida,...