Internazionale
Legge anti-scioperi in Cile, le opposizioni votano con Piñera
Rivolte popolari Modificato il codice penale, fino a cinque anni di carcere per una barricata. In discussione il provvedimento anti-incappucciati. Il governo si blinda legalizzando la repressione e parte del Frente Amplio e del centro sinistra incredibilmente lo appoggia
Scontri tra manifestanti e polizia in Cile – Afp
Rivolte popolari Modificato il codice penale, fino a cinque anni di carcere per una barricata. In discussione il provvedimento anti-incappucciati. Il governo si blinda legalizzando la repressione e parte del Frente Amplio e del centro sinistra incredibilmente lo appoggia
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 7 dicembre 2019
Tornare alla normalità, all’«oasi felice» che era il Cile prima che orde di vandali mettessero a ferro e fuoco il paese con pretese insostenibili: è questa la parola d’ordine del presidente Sebastián Piñera, del sistema politico, delle élite economiche eredi del regime di Pinochet. Ed è con quest’unico obiettivo che il governo, tra una repressione e l’altra, ha provato a blandire i manifestanti prima con un pacchetto di misure sociali, poi con varie proposte di dialogo e infine addirittura con un plebiscito su una nuova Costituzione. Ma né le briciole offerte dal governo né la truffa di una Convenzione costituente...