Cultura
L’eredità al presente del 68 dei finanzieri democratici
Scaffale "Democrazia indivisa - Il 68 del Movimento dei finanzieri Democratici" di Claudio Madricardo (Ytali). 1976, a Venezia spunta un volantino nel quale si denuncia il disagio e lo «stato di repressione» che allora si viveva nella Guardia di Finanza. In pratica, l’atto di fondazione del Movimento, l’inizio di una vicenda che arriva fino ai giorni nostri
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/06/11/12prima guardia finanza foto fabio frustaci EIDON 185897
Scaffale "Democrazia indivisa - Il 68 del Movimento dei finanzieri Democratici" di Claudio Madricardo (Ytali). 1976, a Venezia spunta un volantino nel quale si denuncia il disagio e lo «stato di repressione» che allora si viveva nella Guardia di Finanza. In pratica, l’atto di fondazione del Movimento, l’inizio di una vicenda che arriva fino ai giorni nostri
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 1 maggio 2019
L’anomalia della Guardia di Finanza, con i suoi compiti di «prevenzione, ricerca e denunzia» in «materia economica e finanziaria», dal 1906 inquadrata nell’ordinamento militare; il lungo e difficile cammino del Movimento dei Finanzieri Democratici, con la sua battaglia per la democratizzazione e la smilitarizzazione della stessa. Sono i temi del libro di Claudio Madricardo, Democrazia indivisa – Il 68 del Movimento dei finanzieri Democratici, dato alle stampe da Ytali (si trova anche su ytali.com ed è acquistabile sulle principali piattaforme librarie), casa editrice che pubblica l’omonima rivista online diretta da Guido Moltedo. Nel volume è sottolineato come negli ultimi decenni...