L’Europa senza diritti di Kara Tepe, il campo profughi di Lesbo
Europa

L’Europa senza diritti di Kara Tepe, il campo profughi di Lesbo

Più di 2.000 i migranti presenti. E oggi arriva il pontefice Realizzato con il soldi dell’Ue, è di fatto una prigione per coloro che vi sono richiusi

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 5 dicembre 2021
Quasi sei anni dopo è cambiato poco o niente. Certo, sono più piccole le dimensioni del campo nel quale si trovano i migranti e, di conseguenza, il numero dei disperati che vi sono richiusi oggi è molto inferiore rispetto ad aprile 2016, quando papa Francesco arrivò per la prima volta a Lesbo. Ma le differenze rischiano davvero di finire qui. Quella nella quale atterra oggi il pontefice è un’isola in cui da troppo tempo alcuni diritti che fino a qualche anno fa sembravano intoccabili in Europa – come la libertà di movimento – sono invece sospesi, accantonati insieme alla solidarietà...

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