Italia

L’Ex Canapificio di Caserta: «Decreto sicurezza, il Conte bis fa peggio»

L’Ex Canapificio di Caserta: «Decreto sicurezza, il Conte bis fa peggio»Protesta all’Ex Canapificio di Caserta

La denuncia Gli attivisti che gestiscono il progetto Siproimi (ex Sprar) accusano: «Le norme volute dall’allora ministro dell’Interno Salvini sono applicate nella forma più restrittiva e addirittura in modo retroattivo». I 56 migranti presenti, che il Viminale trasferirà nei Cas, erano arrivati prima del 5 ottobre 2018, cioè prima che il dl entrasse in vigore

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 gennaio 2020
«Il governo Conte bis non solo non ha abrogato il primo decreto Sicurezza, voluto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma lo sta applicando nella sua forma restrittiva e addirittura in modo retroattivo» è l’accusa che arriva dagli attivisti dell’Ex Canapificio che gestiscono il progetto Siproimi (ex Sprar) di Caserta. «Un anno fa – spiegano – lo Stato diceva a 56 persone accolte nel nostro Sprar: «Costruisci qui il tuo futuro, studia, impara un lavoro, contribuisci alla crescita del territorio. Oggi lo Stato caccia queste stesse persone cui aveva chiesto di entrare nel nostro tessuto sociale. Lo Stato dice ai migranti...

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