Italia

L’Expo 2015 pensa al cibo ma si dimentica le terre

L’Expo 2015 pensa al cibo ma si dimentica le terreUn cantiere dell'Expo di Milano – Sintesi visiva

Inchiesta A un anno dal suo inizio, l’Esposizione universale avanza a colpi di infrastrutture. Su un terreno utilizzato per coltivare un grano a filiera corta nascerà uno svincolo della tangenziale e gli ultimi boschi della Brianza saranno attraversati dalla Pedemontana

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 1 maggio 2014
L’Expo che si aprirà a Milano il primo maggio 2015 dovrebbe spiegare a tutto il mondo come «nutrire il Pianeta», ma per il momento ha tolto il pane quotidiano (e biologico) a qualche centinaio di famiglie brianzole. Per raggiungere l’area dell’Esposizione universale, infatti, si costruiscono nuove infrastrutture, e il terreno di Caponago utilizzato per coltivare il grano del progetto di filiera corta “Spiga & madia” è stato occupato: diventerà lo svincolo di una nuova tangenziale. Si chiama Tangenziale Est esterna di Milano, e insieme alla BreBeMi (Brescia-Bergamo-Milano) e alla Pedemontana lombarda fa parte di un nuovo sistema autostradale che costa...

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