Politica
Libertà di stampa e pluralismo il governo torna all’attacco
Edittoria Una rappresaglia senza precedenti che premia gli oligopoli editoriali. A rischio 10 mila posti di lavoro
Julianne Moore con il manifesto – Luca Celada
Edittoria Una rappresaglia senza precedenti che premia gli oligopoli editoriali. A rischio 10 mila posti di lavoro
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 16 dicembre 2018
I Cinque Stelle hanno ripresentato l’emendamento assassino della libertà di stampa e del pluralismo nell’editoria. Quello che porta in calce la firma del capogruppo Stefano Patuanelli è stato segnalato in commissione Bilancio al Senato e contiene un testo rimodulato, come già annunciato dal sottosegretario all’editoria Vito Crimi (M5S), rispetto a quello prima presentato, e poi ritirato alla Camera che prevedeva l’abolizione dei contributi pubblici all’editoria dal primo gennaio 2020. Ora il testo prevede nel 2019 un taglio dei contributi diretti ai quotidiani e periodici pari al 20% del fondo calcolato sulla base della differenza tra l’importo spettante e 500 mila...