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Libertà, identità, filosofia

In una parola

In una parola La risposta del moralismo istituzionale che accompagna un obbligo di fatto mi sembra la peggiore possibile. Spinge a identificarsi nelle due opposte fazioni come partiti unici e indiscutibili proprio perché basati su imperativi morali

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 settembre 2021
Troppe domande, paure, rabbia per come vanno le cose si accumulano nel cervello e nel cuore, per cui isolare una parola, ragionare per riempire con un minimo di decenza questo spazio, alla ricerca di uno scambio con chi per avventura leggesse, diventa difficile. Comincio dal fastidio per come nella ossessiva discussione su vaccini e green pass, più o meno «super», si invoca da sponde opposte la parola libertà. Inneggia alla libertà la minoranza etichettata «no vax» per sottrarsi all’obbligo della tessera verde (anche sul dilagare delle variazioni edificanti sulla parola verde ci sarebbe da interrogarsi) e del vaccino. Ma anche...

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