Internazionale
Libia, i 99 giorni di lotta dei dimenticati dal mondo
Tripoli «La comunità internazionale non vuole ascoltarci», denunciano i rifugiati sopravvissuti ai rastrellamenti dello scorso ottobre e ai centri di prigionia. Le richieste di protezione avanzate in più di tre mesi di lotta sono cadute nel vuoto. Dall’inizio della protesta tre persone sono state uccise e una rapita. Nuovi arresti di migranti a Sabratha e Tripoli
Tripoli, i rifugiati protestano davanti agli uffici dell’Unhcr – Mahmud Turkia/Afp via Getty Images
Tripoli «La comunità internazionale non vuole ascoltarci», denunciano i rifugiati sopravvissuti ai rastrellamenti dello scorso ottobre e ai centri di prigionia. Le richieste di protezione avanzate in più di tre mesi di lotta sono cadute nel vuoto. Dall’inizio della protesta tre persone sono state uccise e una rapita. Nuovi arresti di migranti a Sabratha e Tripoli
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 8 gennaio 2022
La notizia è che non è successo nulla. A Tripoli migliaia di rifugiati protestano da novantanove giorni chiedendo l’evacuazione verso un qualsiasi paese dove non rischino la vita a ogni passo, ma nessuno ha dato loro risposte. Insieme a frustrazione e paura è cresciuta la consapevolezza di essere stati dimenticati dal mondo. «La comunità internazionale non vuole ascoltarci. Il nostro presidio è ormai normalizzato per il pubblico globale. All’inizio ci sono state alcune reazioni dai media. Poi più niente. Sembra non importare a nessuno che queste persone rivendichino il diritto a vivere e non subire torture», dice David Oliver Yambio,...