Internazionale
Libia verso il governo «tecnico». Al voto (forse) a febbraio
Nord Africa Fragile tregua a Sebha dopo gli scontri degli ultimi giorni. Ma resta il dato politico: il Governo di unità di Dabaiba non ha il controllo del paese e le legislative e presidenziali previste per il 24 dicembre sono una chimera. Diverse fonti parlano di un rinvio ai primi mesi del 2022
Il premier del Governo di unità libico, Dabaiba – Ap
Nord Africa Fragile tregua a Sebha dopo gli scontri degli ultimi giorni. Ma resta il dato politico: il Governo di unità di Dabaiba non ha il controllo del paese e le legislative e presidenziali previste per il 24 dicembre sono una chimera. Diverse fonti parlano di un rinvio ai primi mesi del 2022
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 18 dicembre 2021
Dopo giorni di scontri, una fragile calma regna da ieri nella città di Sebha (sud della Libia). Ad annunciarla è stata Khaled Mahjoub, il portavoce dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Enl) guidato dal generale Khalifa Haftar: «Le forze del Governo di unità nazionale (Gnu) ci hanno consegnato il quartiere generale». Secondo la versione dell’Enl, il comandante al-Jeddi delle forze del Gnu avrebbe «attaccato una serie di posizioni delle Forze armate» causando così il «necessario» intervento dei notabili e i saggi delle tribù di Sebha per la consegna delle armi e del quartiere generale. La mediazione tra le parti avrebbe previsto anche...