Cultura

L’impero delle luci

Per saperne di più La vicenda di una spia nordcoreana, da dieci anni a Seul, richiamata improvvisamente in patria, attiva una serie di riflessioni sulla Corea attuale

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 24 giugno 2013
Una spia nordcoreana, che da dieci anni vive a Seul, improvvisamente viene richiamata in patria. La notizia è drammatica per il protagonista del romanzo, perché rimette in circolo la memoria: l’infanzia in Corea del Nord, l’università a Seul, le proteste e l’incontro con la sua futura moglie, nella Corea degli anni 80. Nonostante la vita rassegnata e noiosa che la spia conduce nell’attuale e individualista Corea del Sud, Pyongyang è un lontano ricordo, che si riverbera sul presente attraverso paure e incomunicabilità. L’individualismo dell’attuale società sudcoreana è uno schiaffo in faccia ai protagonisti, presi dall’ansia di ritagliarsi un posto morale...

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