Politica
L’indicibile nei versi dalla parte dei vinti
La poesia È del 1986 il libro che segna l’esordio poetico di Pietro Ingrao, somigliante sia alla sua forma mentis sia alla sua caratura etico-politica. Con uno sguardo al grande esempio di Leopardi prima che ai fratelli maggiori della cosiddetta «poesia nuova»
Pietro Ingrao – Quadro di Alberto Olivetti
La poesia È del 1986 il libro che segna l’esordio poetico di Pietro Ingrao, somigliante sia alla sua forma mentis sia alla sua caratura etico-politica. Con uno sguardo al grande esempio di Leopardi prima che ai fratelli maggiori della cosiddetta «poesia nuova»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 marzo 2015
Il libro che segna l’esordio poetico di Pietro Ingrao reca una data tarda, è il 1986, ma tempestiva rispetto alla calamità dei tempi perché esce nella imminenza della fine del mondo sovietico e dell’impaludarsi della sua memoria brandendo un titolo, «Il dubbio dei vincitori», che somiglia sia alla forma mentis sia alla caratura etico-politica di chi lo ha firmato. Al suo interno, e in una posizione forte, baricentrica, un distico segnato a propria volta come L’indicibile dei vinti si può leggere alla pari di una dichiarazione di poetica e insieme di una esplicazione del titolo della raccolta stessa, quasi lo...