Cultura

L’innesto come paesaggio

L’innesto come paesaggio/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/03/31/Padiglione Centrale

Biennale Architettura Il padiglione Italia di Cino Zucchi si aprirà al pubblico il 7 giugno. Le mutazioni del nostro territorio al centro e focus su Milano e l'Expo

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 1 aprile 2014
Innesti/Grafting è il titolo, ma soprattutto la chiave di lettura che Cino Zucchi, curatore del padiglione Italia alla prossima Biennale di architettura di Venezia, apertura al pubblico il 7 giugno – ha scelto per sviluppare la direzione suggerita da Rem Koolhaas, quell’Absorbing Modernity 1914/2014 sotto cui si inaugurerà la rassegna internazionale. «L’architettura italiana dalla prima guerra mondiale a oggi mostra una ’modernità anomala’, rappresentata dalla capacità di interpretare e incorporare gli stati precedenti attraverso metamorfosi continue», ha spiegato Zucchi. Il padiglione prende proprio lo spunto da questa qualità dell’innesto, considerandolo un leitmotiv dell’architettura italiana nei secoli. La città di Milano...

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