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L’insostenibilità dell’eurozona. Prepariamo un piano B

L’insostenibilità dell’eurozona. Prepariamo un piano B

Unione europea Una proposta a Yanis Varoufakis: definiamo le sinergie tra «disobbedienza ostinata» e un piano cooperativo per superare l’euro, non l’Ue

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 9 settembre 2016
Il 6 settembre, Yanis Varoufakis ha proposto anche sul manifesto un’interessante rassegna delle posizioni progressiste sull’Ue. La prima posizione, l’«euro-riformismo standard», seguita in genere dai socialdemocratici, per «più democrazia», «più Europa» e «riforma delle istituzioni», viene giudicata, fondatamente, senza prospettive, anzi una traiettoria di aggravamento. Nella seconda posizione c’è «un segmento della sinistra europea che invoca la rottura della Ue». Impropriamente, l’autore la etichetta come Lexit e la associa alle derive nazionaliste sempre più intense. Infine, la terza posizione, il Manifesto di Diem25, è caratterizzata dalla «disobbedienza ostinata» ai trattati europei al fine di costringere le istituzioni europee a piegarsi. La rassegna...

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