Cultura
Liudmyla Djadchenko, la sconfitta della vita nel gioco contro il tempo
L'intervista Parla la poetessa ucraina che terrà oggi una «lectio» a Firenze nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa. «Lo scorso anno ho smesso di scrivere: immagini e metafore mi sembravano insulse e false e i miei sentimenti erano spariti. Ho provato paura, impotenza e disperazione»
Il monumento del poeta nazionale ucraino Taras Shevchenko colpito dai proiettili russi nella città di Borodyanka – Getty Images
L'intervista Parla la poetessa ucraina che terrà oggi una «lectio» a Firenze nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa. «Lo scorso anno ho smesso di scrivere: immagini e metafore mi sembravano insulse e false e i miei sentimenti erano spariti. Ho provato paura, impotenza e disperazione»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 24 febbraio 2023
Liudmyla Djadchenko è una delle giovani poetesse più talentuose d’Ucraina. Residente a Kiev, vicepresidente dell’Associazione degli scrittori ucraini, è autrice di un paio di sillogi, i cui testi principali – con alcuni inediti – sono ora tradotti da Paolo Galvagni nell’antologia La fobia dei numeri (Interno Poesia, pp. 128, euro 15,00). La lirica di Djadchenko ha un sostrato junghiano ed è fortemente spiritualistica, pur nella concretezza del dettato. Non mancano cenni accesi di rivendicazione d’identità con riferimenti all’Odissea, al Vangelo, al samsara. Come dichiara la poetessa in una lettera acclusa all’edizione italiana: «Dall’inizio dell’invasione militare su larga scala da parte...