Commenti

Lo “scafista” come artefatto giuridico e sociale

Lo “scafista” come artefatto giuridico e sociale

Commenti Dietro la dura sentenza su Cutro c’è il fatto che l’imputato è il solo soggetto che le autorità riescono a individuare, così su di lui si riversa tutta la domanda collettiva di repressione

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 9 febbraio 2024
Come di consueto, bisognerà attendere le motivazioni della sentenza per comprendere le ragioni che hanno condotto il Gup di Crotone a infliggere a uno dei presunti “scafisti” del naufragio di Cutro la pena esemplare di venti anni di reclusione e tre milioni di euro di multa. Sin d’ora, tuttavia, si possono formulare alcune considerazioni relativamente al più ampio contesto nel quale questa condanna si colloca; considerazioni che rivelano come la risposta finora offerta dal nostro ordinamento al fenomeno del traffico di migranti via mare sia risultata ingiustamente repressiva e al tempo stesso inefficace. L’origine del problema può essere individuata nell’incontro...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi