Cultura
Lo smarrimento del partigiano
Percorsi storici Matteo Cavalleri nel libro «La Resistenza al nazifascismo» uscito per Mimesis, invita a considerare, oltre le celebrazioni rituali, quel momento come fondativo di una scelta antropologica ed etica che non può esaurirsi nel tempo
Staffette biellesi nel loro dormitorio (dal libro «Storia fotografica della Resistenza»), a cura di Adolfo Mignemi, edizioni Bollati Boringhieri
Percorsi storici Matteo Cavalleri nel libro «La Resistenza al nazifascismo» uscito per Mimesis, invita a considerare, oltre le celebrazioni rituali, quel momento come fondativo di una scelta antropologica ed etica che non può esaurirsi nel tempo
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 24 settembre 2015
La lotta partigiana contro il nazifascismo è un fatto storico collocato in un passato ormai piuttosto lontano, commemorato ogni 25 aprile alla ricerca di ciò che al suo interno può essere considerato ancora attuale, degli insegnamenti che se ne possano trarre, dei comportamenti che si devono tenere di fronte al fascismo. Il momento della liberazione è così assunto come il punto culminante della scelta partigiana. Se però di quell’esperienza vogliamo rintracciare la contemporaneità oltre ogni rituale celebrazione, se vogliamo aderire fino in fondo al senso di un tempo che pure è cronologicamente così distante, è all’8 settembre del 1943 che...