Lo spaesaemento salutare dell’orizzonte etnoclinico
Cultura

Lo spaesaemento salutare dell’orizzonte etnoclinico

Bouchra Khalili, «The Mapping Journey Project», 2008

Scaffale «Esperienze di cura in migrazione», a cura di Rita Finco. Al centro del volume di ombre corte, le forme per spostare lo sguardo verso l’altro

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 31 gennaio 2023
Chi è l’altro? Se guardiamo il mondo con gli occhi di chi, da uno studio televisivo, ben vestito e rilassato, commenta gli arrivi via mare in Italia dalle sponde meridionali del Mediterraneo, l’altro è un povero, una minaccia, un indesiderato, al massimo un oggetto di compassione. Se cambiamo prospettiva e, dunque, punto di vista, tutto cambia. Questo mutamento radicale può avvenire in diversi modi: ad esempio, nell’esperienza di una lotta fatta insieme, nel divenire amici, nei percorsi di cura. È in questo ultimo ambito di vita che il libro Esperienze di cura in migrazione, forme dell’invisibile e narrazioni possibili: l’orizzonte...

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