Società e media Un bimbo di cinque anni muore investito da una Lamborghini guidata da degli youtuber che stanno girando un video per incrementare i like del loro canale e continuare a fare […]
Fiori in ricordo del bambino di 5 anni morto a Roma
Società e media Un bimbo di cinque anni muore investito da una Lamborghini guidata da degli youtuber che stanno girando un video per incrementare i like del loro canale e continuare a fare […]
Un bimbo di cinque anni muore investito da una Lamborghini guidata da degli youtuber che stanno girando un video per incrementare i like del loro canale e continuare a fare soldi creando spettacolo voyeuristico. La stampa ne parla, i sociologi ne discutono, l’opinione pubblica si interroga, mentre i loro video vengono cliccati e le grandi company inserzioniste aumentano i guadagni sulle pubblicità abbinate alle visualizzazioni. Nello stesso momento nel mare centinaia di bambini muoiono annegati, senza nome, almeno per noi, senza volto, senza dibattito, senza interrogarsi sulle responsabilità collettive. È solo «un altro Cutro», che sarà presto dimenticato: nessun guadagno,...
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Dovrebbe essere chiaro che se perde valore la morte perde valore anche la vita. Sopratutto se al termine valore siamo abituati ad associare quello economico. Ora la nostra società ha rimosso la morte da anni, riducendola al massimo a spettacolo. Pensiamo al cinema ma anche al funerale di Berlusconi. Credo che il modo con cui sia stato trattato quest’ultimo potrebbe complementare bene l’articolo, penso sopratutto al cinismo mostrato dal Fatto Quotidiano al momento stesso in cui è stata data notizia decesso. Ora lo stesso giornale oggi pubblica questa porcheria:
La morte sembra un tema marginale anche quando parliamo della guerra. Mi chiedo anche quanto noi, comunisti, noi socialisti, noi sinistra abbiamo responsabiltà in tutto questo avendo “ignorato” per decenni, con poche eccezioni, i temi metafisici.