Alias Domenica
Lo squisito eclettismo e l’attesa, in riva d’Arno
A Firenze, Museo Novecento, "Arturo Martini e Firenze", a cura di Lucia Mannini Il momento fiorentino di inizio anni trenta, con il nuovo utilizzo di materiali nobili (rispetto alla prediletta terracotta) e la cerchia scelta di ammiratori (Contini Bonacossi)
Arturo Martini, "La moglie del marinaio", Firenze, coll. priv.
A Firenze, Museo Novecento, "Arturo Martini e Firenze", a cura di Lucia Mannini Il momento fiorentino di inizio anni trenta, con il nuovo utilizzo di materiali nobili (rispetto alla prediletta terracotta) e la cerchia scelta di ammiratori (Contini Bonacossi)
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 26 settembre 2021
Tommaso MozzatiFIRENZE
Arturo Martini, “Donna che nuota sott’acqua”, 1941-’42, Verona, collezione Fondazione Cariverona «Il culo, la testa e le stelle», quasi la strofa di uno stornello toscano. Così titolava il saggio affidato da Jean Clair al catalogo della mostra su Arturo Martini allestita in Palazzo Medici-Riccardi nel 1991; evento che – in considerazione della nuova attualità riconosciuta internazionalmente allo scultore – si proponeva di presentarne l’oeuvre fra medium eterogenei e scale variabili, partendo da Gli amanti del 1920 fino al Narciso del ’41 ma passando anche per veri e propri capisaldi, la Pisana o il Tobiolo in primis. In questo senso...