Cultura
Lo strappo delle donne nella Casbah di Algeri
Intervista Un incontro, nella sua casa parigina, con la scrittrice e artista Farida Rahmani che nel suo libro e nella sua serie fotografica ha reso omaggio alle figure femminili della resistenza
«Quand le voile se devoile», 2019
Intervista Un incontro, nella sua casa parigina, con la scrittrice e artista Farida Rahmani che nel suo libro e nella sua serie fotografica ha reso omaggio alle figure femminili della resistenza
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 4 febbraio 2020
Manuela De LeonardisPARIGI
La question, 2019 «Ascolto anche i Rolling Stones, non solo i canti gregoriani, la musica classica turca di Müzeyyen Senar e quella araba di Oum Kalthum», afferma Farida Rahmani (è nata ad Algeri, vive e lavora tra Parigi e Algeri) mentre prepara il couscous di verdure (mesfouf) come si fa in Cabilia, terra d’origine della sua famiglia paterna. Sulla credenza sono allineati vari libri di cucina, tra cui La cuisine de ziryâb di Farouk Mardam-Bey, La cuisine andalouse, un art de vivre – XIe-XIIIe siècle di Lucie Bolens, Les Soupers de Shéhérazade di Odile Godard. Dalla Cabilia, soggetto del suo...